A proposito di romanzi e di Alfredo Salafia

A proposito di romanzi e di Alfredo Salafia

Il romanzo è una delle forme di scrittura più interessanti e nobili che si conoscano. Capace di sucitare emozioni, i romanzi ci fanno  riflettere, ci tengono compagnia, ci fanno conoscere mondi a noi lontani e, a volte, ci cambiano la vita. Esistono diversi tipi di romanzi: fantascienza, "fantasy", dove le storie sono totalmente inventate, oppure romanzi storici, o tecno-thriller. Romanzi autobiografici o biografie romanzate. In ogni caso va sfatato il pregiudizio che poichè un libro è un romanzo debba per forza essere un’opera di fantasia e non avere alcun tipo di attinenza alla realtà.
Faccio questo discorso perchè ci tengo a precisare che quanto è scritto nel mio libro "Rosalia per sempre" su Alfredo Salafia, ovvero alcuni avvenimenti salienti della sua vita, non sono affatto inventati. Come ho già avuto modo di dire nel mio post iniziale di diversi mesi fa Mi presento, ho delle fonti autorevoli alle quali ho attinto. Si tratta per l’appunto di due scienziate americane. Una di queste è la figlia di un’autorità nel campo delle imbalsamazioni in America. E’ stata questa scienziata, che mi sono premurata di ringraziare nel mio libro (insieme all’altra che a lei mi ha indirizzato), a spedirmi un articolo (attenzione datato 1993) che lei ha scritto iniseme a suo padre,  ora purtroppo scomparso, sul "Metodo Salafia". Suo padre conosceva i Salafia e precisamente i due nipoti di Alfredo Salafia (Oreste Maggio, che porta lo stesso cognome della madre di Alfredo Salafia, e Achille Salomone, stabilitosi in America per continuare qui i suoi studi sull’imbalsamazione). Questi due nipoti sono coloro che aiutavano Salafia nelle imbalsamazioni e nelle sperimentazioni agli inizi del novecento: mi fermo qui (!)
Anche per quanto riguarda tutti gli altri riferimenti che nel mio libro riguardano imbalsamatori e imbalsamazioni si basano su libri scritti da scienziati anche datati, alcuni contemporanei allo stesso Salafia: vorrei precisare che però nei libri italiani non ho mai trovato riferimenti a Salafia e al suo metodo. Sono dovuta "andare" negli Usa…Davvero soprendente non vi pare? dato che Alfredo Salafia ha fatto la storia italiana: ha imbalsamato Francesco Crispi. Ma non è certamente né il primo né ultimo italiano con straordinarie capacità a essere snobbato a casa propria e ad essere accolto a braccia aperte negli States.
Infine, anche per quanto riguarda i frati cappuccini di Palermo, il loro apostolato, la storia della sacra sepoltura nelle catacombe, ho attinto a fonti autorevoli: alcuni libri dei frati cappuccini opportunamente selezionati e rincorsi (in un caso sono dovuta andare da Palermo a Firenze).
E’ mia invece l’ipotesi sulla vicenda dell’imbalsamazione di Rosalia Lombardo, della sua malattia, la ricostruzione del suo ultimo giorno di vita: ma non ho mai avuto la pretesa di dire il vero. Esiste un preambolo al mio libro che si può leggere anche nel trailer dove parlo di IPOTESI . Tuttavia, sebbene si tratti di una ipotesi, è pur sempre basata su motivazioni storiche e scientifiche.

Ho fatto tutto questo perchè mi piace approfondire, mi piace ricercare e poi condividere con chi naturalmente ne ha voglia. Un utente mi domandava se ero al corrente degli studi che sono in corso alle Catacombe dei Cappuccini. Ne sono al corrente e li seguo con interesse. Io non ho apparecchiature sofisticate per fare i raggi X o analizzare il Dna. Ma poco male:  preferisco sognare e continuare a essere di quelle Catacombe una semplice visitatrice, come ce ne sono molte altre. Spero anche che non avverrà, come ho letto, che metteranno un ascensore all’interno della cripta…

Una volta precisato tutto questo va da se che non prenderò in considerazione post con giudizi azzardati e non motivati (tutti possiamo fare delle critiche ma in modo garbato e motivandole). Nel caso lo riterrò opportuno provvederò a deletare i commenti con insulti e che esulano dall’argomento. Non dialogherò ovviamente con chi fa il processo alle intenzioni.

E con Maddalena concludo:

"Va bene. Vi racconterò la storia. Ma ve la racconto a modo mio. I dettagli non li conosco. Forse le cose andarono così. Altro non posso fare. Se vi sta bene naturalmente…" disse a malincuore Maddie.
"Si racconta! Racconta!" dissero tutti in coro.
Fabrizio la guardò e le fece un dolce sorriso di incoraggiamento e di intesa.

da Rosalia per Sempre

Pubblicato da RosaliaPerSempre

Sono la protagonista del libro Rosalia per Sempre e vorrei potere raccontare la straordinaria vicenda dell'imbalsamazione di Rosalia Lombardo I am the protagonist of the novel "Forever Rosalia" and I would love to have the occasion of telling the extraordinary story of Rosalia Lombardo's embalming

15 Risposte a “A proposito di romanzi e di Alfredo Salafia”

  1. Molti di noi che la seguiamo, sono con lei, lasciando stare chi disturba i suoi post con frasi inopportune.

    E mi perdoni se io difendendola ho usato magari frasi che non sono consone alla mia persona, ma sa quando si leggono certe affermazioni viene un po di rabbia. L’ignoranza delle persone è una cattiva cosa, purtroppo.

    La saluto affettuosamente e spero di leggere al più presto il suo libro.

    Vincenzo 63

  2. Beh se vi accontentante del breve articolo di Johnson e famiglia, poi “copiato” da Quigley in Modern Mummies (1998), vi accontentate di poco. Si tratta di un articolo di 4 pagine con la foto del padre, di celesia e della sua dissezione pubblica, ma questo non è neanche un minimo di quello che esiste e che verrà presto reso noto. E certamente i lavori precedenti non rendono giustizia all’enorme mole di dati che è stata trovata dai ricercatori “veri”. Scrivo la mia tesi sulle catacombe e ho la fortuna di avere come correlatore chi ci ha messo davvero l’anima per dare una svolta a queste ricerche. Quindi smettiamola di prenderci meriti per cose minime, come aver “nominato” Salafia o aver riprodotto le scarse notizie dei Johnson. Detto questo taglio, e vi consiglio di attendere marzo prossimo perchè se ne ascolteranno delle belle! Tra l’altro nel documentario hanno filmato anche me che pulisco 😉

    Dani

  3. Si appunto, quegli articoli e quei libri sebbene incompleti hanno consentito a chi li ha letti di conoscere le notizie di base sulla biografia di Salafia senza dovere aspettare lei che fa la tesi e gli altri ricercatori.

    In genere quando si fa ricerca si riconosce il lavoro fatto prima dagli altri e non ci si presenta come quelli che possono dire la prima e l’ultima parola. No non mi sono ispirata a nessuno di quelli che lei dice. Ho semplicemente seguito la mia fantasia e i miei ricordi: lei capisce che anche se non si possiede uno strumento per fare una radiografia a una mummia si possono conservare dentro di se immagini di esperienze fatte nella prima infanzia che sono di una bellezza sconvolgente e che fa piacere raccontare come ho fatto io.

    Ho finito di scrivere il mio libro ad Aprile del 2007, molto prima che i ricercatori di cui lei parla apparissero in televisione, forse anche con errori dato che non faccio analisi del Dna o radiografie (è registrato alla Siae con data Aprile 2007).

    Riguardo al personaggio principale che lei sembra conoscere ha omesso un particolare importante: Maddalena è una psichiatra che si occupa di memoria infantile e che in questa occasione fa ricerca per capire i suoi stessi ricordi. Non mi risulta che ci sia un analogo nella realtà.

    Io non mi prendo nessun merito. Ho semplicemente utilizzato un blog per parlare del mio libro e di quello che ho trovato. Mi piace scrivere e comunicare, è forse una colpa?

    Nel mio libro ci sono tanti altri temi che sicuramente non sono contenuti nelle vostre ricerche e che spero facciano riflettere.

    Un’ultima cosa: pensavo che fare ricerca non avesse come primo scopo quello di apparire in televisione o in un documentario …

    Un cordiale saluto.

    Maddalena

  4. Ps.: ho cancellato una marea di commenti nel mio blog per non sbagliare… Ma alla fine mi chiedo, sarà mica il caso di scambiarceli, sti libri!?!?!

  5. Entrambi avrete scritto due libri che a mio parere anche se non ho avuto modo di leggere (e chissà se li leggero mai specie adesso che nn posso acquistarli). devono essere due capolavori, sicuramente con sfaccettature diverse, ma che ad ogni modo danno insieme, onore alla nostra città alle nostre catacombe, ma sopratutto al grande Dott Salafia, unitamente alla nostra piccola Rosalia

    Vincenzo 63 da Palermo

  6. Mah… insomma… la nascita di questa discussione mi sembra senza senso. Il mondo e’ pieno di romanzi con basi storiche. Il fatto che ci siano basi storiche, non vuol ovviamente dire che il romanzo non debba contenere elementi di fantasia. Altrimenti non sarebbe un “romanzo”, sarebbe una “biografia”, un “testo didattico”, un “saggio”. Ma non vuol dire, d’altro canto, che le basi storiche siano fasulle. Non ci vuole poi molto per discernere i due campi, su! 😉 E’ chiaro che quando uno parla della vita quotidiana di un personaggio storico, storico, ad esempio, ci metta “del suo”. Ma scusate, che ne sappiamo noi di come passava ogni sua singola giornata Carlo Magno – poniamo – ??? Il giorno x del mese y dell’anno z… cosa ha fatto? Boh! E allora? Cancelliamo tutti i film o i libri (romanzati) scritti su di lui? Andiamo, su! I romanzi con elementi storici sono sempre esistiti e nessuno ha mai montato uno scandalo; chi ci ha provato ha sempre perso nel momento in cui l’autore chiamava il libro “romanzo”.

  7. Gentile utente,

    la ringrazio per questo suo intervento. In effetti in un certo qualmodo lei ha ragione, ma se avesse seguito tutte le discussioni precedenti a questo post, forse capirebbe che in questo caso era d’uopo fare alcune precisazioni. Qui parliamo si di un personaggio storico, ma un personaggio un po’ particolare giacché Alfredo Salafia non soltanto è sconosciuto pressoché a quasi tutti gli italliani (anche in una recente trasmissione di Ulisse Alberto Angela parla di un certo Solafia) ma anche perché è stata veramente dura trovare notizie su di lui: mi possono soltanto capire le altre due persone che si sono occupate di lui qui in Italia: Alessandra e Dario, perché anche loro sono andati incontro a tutta una serie di interrogativi dove dare una risposta era come cercare un ago in un pagliaio! Perciò una volta trovata una documentazione seria su di lui, ho cercato il più possibile di mantenere il suo profilo storico. E poi naturalmente è chiaro che l’immaginazione ha avuto una parte importante nel mio romanzo: quantomeno come punto di partenza giacché all’inizio non avevo molto in mano. Ne approfitto per dire che nel mio libro ci sono anche altri argomenti che mi stanno a cuore… questo post dunque era per precisare quanto nel mio romanzo è documentato e quanto invece è una mia ipotesi (che comunque è pur sempre motivata da elementi storici)…Comunque concordo con lei che i romanzi devono molto all’immaginazione e alla fantasia di chi li scrive! D’altra parte si potrebbe osservare che l’immaginazione ha avuto un ruolo essenziale anche in diverse scoperte scientifiche: Einstein stesso diceva che l’immaginazione è più importante della conoscenza…

    un cordiale saluto, Maddalena

  8. Ma infatti sono d’accordo! La precisazione non era per l’autrice del post quanto per coloro che l’hanno spinta a scriverlo 😉

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