Un nuovo articolo scientifico mette ordine sulla vicenda Salafia/Lombardo

Un nuovo articolo scientifico mette ordine sulla vicenda Salafia/Lombardo

E’ stato pubblicato lo scorso dicembre, anche a mia cura,  un articolo sulla rivista Archivio per L’Antropologia e la Etnologia, rivista fondata da Paolo Mantegazza. L’articolo dal titolo “The discovery of the Salafia handwritten manuscript and formula Chronological and biological considerations“, che vede come primo autore Francesco M. Galassi, oltre ad altri illustri studiosi, rimette ordine nella cronologia degli eventi che hanno portato alla scoperta del manoscritto di Alfredo Salafia. Fa inoltre una serie di considerazioni sull’imbalsamazione di Rosalia Lombardo, dato che gli studi sulla mummia, fatti più di un decennio fà,  presentano molte lacune e sembrano giungere frettolosamente a conclusioni mai supportate dai fatti.

Gli autori documentano minuziosamente ogni passaggio dell’articolo, che pertanto consente di affermare:

1- La scoperta del manoscritto deve essere annoverata al Prof. Umberto di Cristina che per primo ne fa menzione insieme ai colleghi nel suo libro la Dimora delle Anime edito nel Febbraio del 2007

2- Il manoscritto continua, a distanza di oltre un decennio, a essere inedito. Sono state mostrate e pubblicate soltanto alcune parti selezionate dall’allora team di ricerca.

3- La formula del cosiddetto “fluido della perfezione” così come pubblicata negli articoli e nei libri divulgativi di colui che guidava il team di ricerca non consente una riproduzione sperimentale del procedimento di imbalsamazione. Mancano infatti informazioni salienti su come venivano trattati i corpi in superficie e sull’applicazione o meno di cera liquida.

4 – Apprendendo dal Maestro del Sonno Eterno di Dario Piombino Mascali che Alfredo Salafia, una volta imabalsamato un corpo, ne acquisiva documentazione fotografica, ci si domanda come mai non esista  o non sia mai stata mostrata tale documentazione per il per il corpo di Rosalia Lombardo.

5 – Le immagini acquisite mostrano chiaramente che il corpo della bambina si sia progressivamente deteriorato nell’ultimo decennio.

6- Rosalia Lombardo non è rimasta sigillata all’interno della stessa cassa per un secolo. Ci sono evidenze che il corpo sia stato esposto con vestiti diversi e per intero, dunque non coperta dal lenzuolo. E’ inoltre possibile documentare che il vetro della cassa si sia rotto lasciando la mummia esposta all’aria per un tempo prolungato.

7- Sebbene sia altamente probabile che Rosalia Lombardo sia stata imbalsamata da Alfredo Salafia perché così vuole una lunga tradizione di testimonianze orali (all’interno della congrega dei frati cappuccini) e che includono anche le più recenti della famiglia Johnson Williams, non esiste, o non è mai stata mostrata,  alcuna prova documentale di tale avvenimento.

8- Si può inoltre affermare, da quanto è stato riportato da Panzer et al. (2010), che non vi sia alcuna evidenza scientifica che possa supportare l’imbalsamazione di Rosalia Lombardo da parte di Alfredo Salafia. Non è stato scientificamente provato che il “fluido della perfezione” sia stato iniettato nel sistema vascolare di questa mummia attraverso l’arteria femorale, o attraverso altre arterie con l’aiuto di un iniettore a gravità (la tecnica utilizzata dal Salafia). Né tantomeno sono stati trovati, con le tecniche di indagine utilizzate, i siti di iniezione.

9- Infine, non sono state condotte indagini biochimiche a supporto del fatto che Salafia abbia utilizzato il “fluido della perfezione” sul corpo di Rosalia.

Con questo articolo si vuole ristabilire l’equilibrio dei fatti all’interno della comunità scientifica, affinché si possa attirare l’attenzione degli scienziati che si occupano di mummiologia su un reperto che da un anno a questa parte è diventato un bene culturale prezioso. Rosalia è morta cento anni fa e costituisce un esempio unico di imbalsamazione moderna. Come si può evincere dall’articolo i punti interrogativi sono molti. C’è ancora molto da chiarire e bisognerebbe farlo in fretta, dato che dalle foto più recenti, la mummia versa in condizioni critiche, a dispetto di chi vuol far credere che la bara high tech culli il suo sonno eterno. Non è mai stato messo un punto su questa storia. Anzi, per troppo tempo, sono circolate sia in ambito scientifico sia in sede divulgativa vere e proprie “voci di corridoio”, senza alcun riscontro documentale. Ci auguriamo pertanto che sia data l’opportunità a tutta la comunità scientifica di visionare il manoscritto e di potere accedere ai corpi imbalsamati da Alfredo Salafia al fine di studiarli e restaurarli.

Ref:

Francesco Maria Galassi, Tiziana Lanza, Grazia Mattutino, Luca Sineo, Andreas G Nerlich, Simon T Donell, Raffaella Bianucci; The discovery of the Salafia handwritten manuscript and formula. Chronological and biological considerations Archivio per L’Antropologia e la Etnologia, CLI , 3-20 2021

per leggere l’articolo:

https://www.antropologiaetnologia.it/wp-content/uploads/2021/12/Volume-CLI_2021.pdf


Pubblicato da RosaliaPerSempre

Sono la protagonista del libro Rosalia per Sempre e vorrei potere raccontare la straordinaria vicenda dell'imbalsamazione di Rosalia Lombardo I am the protagonist of the novel "Forever Rosalia" and I would love to have the occasion of telling the extraordinary story of Rosalia Lombardo's embalming

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *