Ho commentato sulla pagina Fb della Moncler

Ho commentato sulla pagina Fb della Moncler

Ebbene si, anche io ho commentato sulla pagina Fb della Moncler, trattenendo a stento in gola le peggiori parolacce, perché in fondo, a quanto dice il Fatto Quotidiano, lanciare strali e insulti non serve a niente.

monclerCerto caro Fatto Quotidiano, inveire semplicemente non serve. Tuttavia,  tu pensi che andare a scrivere su un giornale come il tuo, seguito da tantissime persone, che la “gente dimentica” sia privo di conseguenze? Non pensi caro Fatto Quotidiano che sia un tantino scoraggiante per il lettore pensare che tanto, Report o no, tutto è inutile tanto la gente dimentica e allora tanto che li fanno a fare certi servizi? Giusto, la gente dovrebbe agire, non c’è dubbio, e smettere di comprare piumini, giacche riempiti con il dolore e la sofferenza di tanti esseri viventi, Moncler o no…(non è certo solo la Moncler che basa i suoi fatturati sulla tortura di tanti animali). Personalmente cerco di mettere al bando tutto quello che viene da violenza su altri esseri viventi, li dove riesco ad essere informata, e oggi con la rete grazie al cielo l’informazione non manca.

Ma ora la domanda sorge spontanea: chi ha creato tonnellate di consumatori inconsapevoli? Perché non fai un bell’articolo indagando su come si è potuti arrivare a un consumatore che pur vedendo con i sui occhi da dove proviene la carne dell’ hamburger che consuma allegramente nelle catene che oggi vanno di moda (d’altronde ci sono icone dello spettacolo sempre pronte e vestite da Indiani che le pubblicizzano), continua a farlo come se niente fosse?

Insomma caro Fatto Quotidiano, non pensi che potrebbe essere interessante indagare perché il consumatore, e scusami qui la mala parola (e vi prego senza offesa per nessuno, eventualmente fra i rincoglioniti a volte ci sono anch’io, in passato lo sono stata molto di più), sia così “rincoglionito”?  Infine una piccola osservazione. Tu dici : “Chi non dimentica, ancora nel 2014, è la stampa. Cercare Moncler oggi su Google significa cominciare a vedere le infiltrazioni dello scandalo, sia sui risultati di ricerca che sulle news. Questo è quello che preoccupa di più un brand”.

E allora come mai c’è voluto un servizio su Report per fare infiammare gli utenti, e per far colare a picco in borsa il marchio Moncler? Sottolineo che non me ne frega assolutamente nulla, come ipotizzano alcuni, che tale servizio sia stato fatto per motivi di mercato, intuisco di no. A ogni modo sono contenta per le piume d’oca che piano piano cominceranno a rimanere al loro posto. Beh, sai oggi è toccato a Moncler domani tocca a qualcun altro, litigate litigate siamo contenti!! Intanto qualche utente che non compra più prodotti a base di piuma d’oca ci sarà? Uno, due, forse tre? Meglio di niente quando si tratta di esseri viventi!!

il mio commento all’articolo del Fatto Quotidiano:

fatto

Alla fine di questo mio post vi dico: il servizio su Report io non l’ho visto e non lo guarderò perché tanto mi basta soltanto sapere che venga estirpato violentemente e usato per i nostri comodi ciò che non ci appartiene. Non voglio vedere animali torturati. Metto qui vari link su questa vicenda per chi vuole approfondire.

dal sito della LAV in breve:

domande e risposte sulle piume d’oca e anatra e gli allevamenti a fini commerciali

Moncler i social network non perdonano, sul Fatto Quotidiano di ieri.

da questo blog:

Gli animali, le strade, gli abbandoni

dal mio sito:

amici animali

Il servizio di Report si chiama “Siamo tutti oche” ed è andato in onda domenica scorsa. Non lo linko, se volete guardarlo non farete fatica a trovarlo. Io preferisco concludere con una bella immagine e con la più grande eredità lasciata da una grande scienziata Margherita Hack (oltre naturalmente aile sue ricerche in Astrofisica).

 mamma-oca

Love is for free

Pubblicato da RosaliaPerSempre

Sono la protagonista del libro Rosalia per Sempre e vorrei potere raccontare la straordinaria vicenda dell'imbalsamazione di Rosalia Lombardo I am the protagonist of the novel "Forever Rosalia" and I would love to have the occasion of telling the extraordinary story of Rosalia Lombardo's embalming

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *