Beati Paoli non più tanto beati: visita al quartiere del Capo

going back to my roots…

Ebbene si, questa foto è stata scattata da me il 23 agosto scorso nel famoso quartiere del Capo a Palermo. Sindaco Cammarataaaaaa, è possibile che le strade debbano essere così sporche? Cittadini, come direbbero Ficarra e Picone, smettetela di riempire le strade con la vostra immondizia!  

Perchè è famoso questo quartiere? Beh se avete letto il titolo avete già capito…Con una mia carissima cugina, che ha ancora la casa di famiglia nel quartiere del Capo – anche se lei abita vicino a Mondello da diversi anni – siamo andati in giro per Palermo. Non potevano mancare le tappe classiche, fra cui quella a questo caratteritico quartiere. Abbiamo fatto un giretto per il mercato e lei mi ha regalato un mazzetto di origano incelofanato. Quando poi sarà secco, starà a me sbriciolarlo e raccoglierlo in un vasetto (che bello, mi diverte ). Fa un odore molto intenso. Ho ancora l’origano di qualche anno fa, ancora buonissimo che ho usato ieri per condire i pomodori comprati in una fattoria vicino a dove lavoro. Erano buonissimi.

Ma per tornare al Capo, lì ha sede da tempi remoti, uno dei mercati caratteristici di Palermo, gli altri sono Ballarò e Vucciria (fino a che si scicano i balate da’ Vucciria – atro detto siciliano…). Ma eccovi la seconda foto:

Proprio mentre scattavo questa foto, un signore di passaggio mi ha guardato e si è messo a ridere . Con E. abbiamo sbirciato dentro il cortile di una casa dove c’era un tombino ricoperto da un vetro: uno degli accessi al Covo dei Beati Paoli. Ci si può andare con l’Associazione Salvare Palermo. Una delle mie prox incursioni a Palermo sarà dedicata alla caccia ai Beati Paoli. Ma non ci sono più …Oppure non sono mai esistiti ? Certo è che anni orsono, il popolo di Palermo aspettava con ansia di comprare ll Giornale di Sicilia per leggere la puntata del Romanzo di appendice che Luigi Natoli (alias William Gatt) pubblicava periodicamente. Io ho l’edizione vecchia, ovviamente sempre edita da Flaccovio. Magari faccio una foto ai quattro volumi (Beati Paoli + Coriolano della Floresta) e la carico in questo stesso post.

Ma a proposito di Beati Paoli, vi ricordate che anche lo sceneggiato degli anni settanta L’amaro Caso della Baronessa di Carini, sebbene avesse luogo in un’epoca differente, li aveva riesumati? Che divertente vedere Adolfo Celi, che interpretava Don Mariano D’Agrò, rapito dai Beati Paoli, che una volta nel covo, tolto il cappuccio, se li trovava davanti, lui che non voleva proprio  credere che la setta fosse tornata in vita.

Volevo visitare anche Palazzo Abatellis, per L’Annunziata, ma era chiiuso per una riorganizzazione. Perciò dopo aver visitato un paio di chiese, siamo approdati all’Antica Focacceria San Francesco

Che ho mangiato? Eh..eh… Faceva caldo ma…chissene fregaaaaa!!! Il classico panino con le panelle: ma dai si, ci ho messo un bel po’ di limone per alleggerire però ho continuato la visita della città con un piccolo mattoncino sullo stomaco . Però era buonissimo!!! Avrei molto da dire sulle panelle, ma rimando a un altro post altrimenti questo diventa Divina Commedia…

A presto,
Maddie