Tutti insieme appassionatamente in New Delhi

Tutti insieme appassionatamente in New Delhi

Fino all’ultimo non sapevo se sarei partita per quel luogo della Terra dove la spiritualità è il primo e prezioso ingrediente. Ora che sono tornata, posso dire che è proprio così. Sono stati gli indiani a volermi alla XI Public Communication of Science and Technology Conference , una conferenza internazionale che si tiene una volta ogni due anni (la prox si terrà qui in Italia). Io occidentale, cittadina di uno dei paesi del G8, in parte supportata finanziariamnte dall’India. E sebbene la conferenza per certi versi sia stata un po’ un casino, avrebbero potuto organizzarla un po’ meglio, ebbene non posso fare altro che essere grata a questo splendido popolo al quale auguro pace e amore dal profondo del mio cuore.
Arrivare a Nuova Deli, la domenica mattina del 5 Dicembre scorso, dopo quasi 20 ore di viaggio, inclusi gli spostamente dagli aereoporti, e trovare un freddo pungente ma sopportabile e quella patina di nebbia che irretisce il cielo. Salire sul taxi che mi avrebbe portato all’albergo e osservare le prime immagini di quel paese leggendario che i finestrini della macchina mi comincivano a restituire in tutta la sua genuinità. Ai lati della super strada un continuo cantiere di terra rossa, con uomini indaffarati. E poi quel maialino che scorazzava come da noi farebbe un cane. Nuova Deli è una metropoli davvero sui generis, dove le persone, i bambini e gli animali vivono tutti insieme appassionatamente. Le strade pullulano di vita, una vita che nonostante scorci di stenti, povertà e sporcizia è ammantata da quella patina di serenità che assomiglia alla tenue nebbia che caratterizza il cielo di questa città.
A Delhi, che comprende anche Nuova Delhi ci sono più di 13 milioni di abitanti. E’ una metropoli con una colonna sonora particolare: quella dei clacson delle macchine…
09122010859Ero molto preoccupata prima di partire, perchè come si fa in questi casi, un giro per il web mi aveva consegnato un paese in cui sono frequenti atti terroristici, dove le zanzare provocano malaria e dengue, dove se non si sta attenti si rischia di prendersi l’epatite, e last but not least, circolare per le strade anche in macchina vuol dire rischiare la vita. In realtà, mi sono sentita serena e in pace con me stessa. Le zanzare in inverno, almeno a Delhi, non ci sono quasi. E’ vero, la città è sporca, ma basta portarsi dietro uno di quei prodotti tipo gel che uccidono i batteri e con un po’ di attenzione lo sporco non si impossessa di te. Inoltre non è assolutamente vero che andare in macchina a Delhi è un pericolo. Nonostante circolino per le strade mucche, cammelli, elefanti, persone e bambini che attraversano quando e come gli pare, gli automobilisti a Delhi sono molto attenti, non vanno veloci, suonano spesso il clacson, e commettono infrazioni con molta attenzione. Ho chiesto al conducente di un taxi se sono frequenti gli incidenti e mi ha detto di no! L’ultimo giorno, mentre andavo all’aereoporto, ho avuto l’onore di vedere una mucca attraversarmi la strada (chissà che non porti fortuna, dato che qui è considerato un animale sacro). E mentre mi recavo a visitare uno dei monumenti della città, attorniato da immensi prati (si tratta dell’Humayun’s Tomb, precursore del Taj Mahal), uno scoiattolino mi si è parato davanti, tanto che ho persino potuto accarezzarlo.
Prima di partire non sapevo inoltre che effetto mi avrebbe fatto visitare una città dove la povertà appare all’improvviso in ogni angolo della città. In effetti ai bordi delle strade spesso facevano mostra di sé delle tende-baracche dove la gente vive. Alcuni si lavano per strada e stendono i panni nei guard rail . 11122010897Eppure…eppure mi fa molto più impressione e tristezza il degrado che vedo nella mia città e cioè a Roma. Vedere la gente che dorme nei cartoni in prossimità della stazione Termini oppure anche nei pressi del Centro Storico mi mette molta più angoscia. Perchè? Me lo domandavo mentre vagavo per le strade di Nuova Delhi. E la risposta potrebbe essere la seguente: nella città dove vivo la povertà è importata, mentre a Nuova Delhi sono poveri a casa loro, e lo sono con molta più dignità. C’è un rispetto di fondo per la vita in tutte le sue forme.
Così anche gli animali vivono tranquillamente la loro vita per le strade. Esseri umani e animali sono talmente abituati a convivere che i cani si addormentano dove capita, e mangiano quello che trovano e nessuno si sognerebbe di pensare a loro come cani abbandonati, perche a Delhi degli animali si prendono cura le persone. Non ho visto nessun cane o gatto spiaccicato per terra per colpa della guida selvaggia degli automobilisti. Ho dimenticato per un po’ questo triste spettacolo che sono costretta a subire quasi tutti i giorni nella mia città.
Avrei tante cose da dire, ma mi fermo qui: sperò di avere dato un ‘idea seppur vaga di ciò che ha significato per me essere a Nuova Delhi.

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Popolazione colorata per le strade di Delhi
Sopra a sinistra: una mucca al semaforo
Sopra a destra: Bahai Temple

Pubblicato da RosaliaPerSempre

Sono la protagonista del libro Rosalia per Sempre e vorrei potere raccontare la straordinaria vicenda dell'imbalsamazione di Rosalia Lombardo I am the protagonist of the novel "Forever Rosalia" and I would love to have the occasion of telling the extraordinary story of Rosalia Lombardo's embalming

2 Risposte a “Tutti insieme appassionatamente in New Delhi”

  1. Che splendida descrizione e che splendida avventura! Tu probabilmente hai avuto lo spirito adatto per viverla al meglio, so di gente che, pur trovando la citta' affascinante, potendo scegliere non ci tornerebbe, e pure qualcuno che ne e' letteralmente scappato! Ma come scrivevo, tu probabilmente eri cosi' preparata al peggio, che in fondo hai trovato accettabile e qualche volte perfino gradevole cio' che vedevi
    Be', sicuramente la mentalita' con cui si vive la poverta' e il fatto di essere mendicanti, e' fondamentale. E' fondamentale la propria ed e' fondamentale quella che senti negli occhi altrui. Se sei uno dei tanti e la percepisci come una condizione "normale", una delle tante possibili, e' ben diverso che sentirti un emarginato, sgradito e del quale la gente farebbe volentieri a meno. Credo che questo sia uno dei motivi principali che ci fanno percepire diversamente la poverta' vista la' e qualle vista per le nostre strade
    Ti lascio un carissimo saluto e un augurio di un buon e interessante 2011, mi pare che le basi tu le abbia gia' messe, no?

  2. @ Wolf Grazie e mi fa piacere che hai apprezzato la mia descrizione, che poi era uno stato d'animo realmente vissuto! Si è vero conta molto il modo con cui ci si pone davanti alle situazioni, ma nn scherzo se dico che l'unica cosa di Delhi che nn riuscivo più ad accettare era il cibo che per quanto mi piacesse alla fine, siccome era molto speziato, mi aveva molto stancata, non ne potevo più…abbinaci un caffé imbevibile (a volte sono proprio le piccole cose a farci tornare a casa volentieri…)

    Ti ringrazio e anche io ti auguro un meraviglioso 2011!

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