Le polemiche su Baaria degli animalisti

Le polemiche su Baaria degli animalisti

Qualche giorno fà (post del 25 settembre) avevo parlato del nuovo film di G.Tornatore “Baaria”, che poi ho cenurato per le polemiche che sono nate su una scena del film che riporta l’uccisione di un bovino adulto per esigenze di copione. La polemica è imperversata e si è infuocata in rete per diversi giorni. Abbiamo ora una risposta data alla Stampa da parte del regista che linko qui di seguito.

Premesso che sono contro ogni tipo di violenza contro esseri viventi siano essi uomini o animali, sono davvero dispiaciuta per questa scena che poteva comunque essere resa lo stesso con effetti speciali. De resto Baaria non è un film nato per perorare cause animaliste (o sbaglio?). Mi costerà, perchè Baaria racconta una realtà che ho sempre ascoltato dalle parole dei miei nonni, di mio padre, allora bambino e in difficoltà perchè si era trovato a vivere una tragica realtà, quella del dopo guerra, senza un padre. Dicevo mi costerà ma potrei anche decidere di non andarlo a vedere.

Comunque sia, il fatto che sia stata girata in un mattatoio non fa altro che riportarci davanti agli occhi una realtà orribile a cui tutti in una qualche misura partecipiamo, o abbiamo partecipato, consumando carne. Il cinema però, e questo non dobbiamo dimenticarlo, può diventare un tramite importante per perorare cause animalliste, e se la realtà non si può cambiare, perchè ormai quella scena è stata girata in quel modo, allo stesso tempo, dato che il film sta avendo successo, mi piacerebbe che Tornatore usasse parte di quei proventi per perorare una delle tante cause animaliste che ci sono nel mondo. Quello che succede agli animali è davvero orribile ( e non soltanto).

Bando alle ipocrisie per favore. Qualche giorno fa il TG1 ha mandato in diretta alcune sequenze di un filmato girato con un telefonino all’interno di una industria americana dove si triturano 150 mila pulcinii maschi VIVI al giorno. Una realtà orribile. E mentre posso decidere se andare al cinema a vedere un film oppure no, così non è con un TG che all’improvviso mostra realtà raccapriccianti e allora la domanda è:

E’ giusto mostrare azioni criminali vere attraverso uno schermo? cinema, televisione, rete e qunat’altro?

Io credo che la risposta sia: bisogna vedere quall sono le ragioni e le modalità con cui lo si fa. Se per esempio faccio un film documentario su quello che succede nei mattatoi agli animali per svegliare le coscienze su realtà che non possono più essere lasciate a loro stesse, è giusto? E’ stata fatto da italiani (vidi su una tv privata una intervista in cui si parlava di questo), ma il film non è passato. Lo hanno censurato. E qual’è il motivo di questa censura? Le scene raccapriccianti, o i proventi delle industrie basate su un consumo scellerato che disprezza la vita? Non sono daccordo che un TG in 3 minuti faccia vedere realtà digustose, perchè non è quella la sede giusta. Ma sono daccordo con i film denuncia, che però spesso non passano oppure rimangono ai margini delle realtà cinematografiche. Volete qualche esempio? Vi rimando a qualche sequenza di you tube. Guardate per esempio cosa ha fatto questo giovane biologo americano appasionato di squali:

Le sequenze che si vedono in questo film sono vere. Certo il film non ha avuto l’eco a livello mondiale che avrebbe dovuto e la battaglia che lui e tanti altri fanno non ha esisti positivi. Si continuano ad ammazzare gli squali per le loro pinne in maniera barbara come se fossero rifiuti della natura esclusivamente per vile denaro!

Ma per la legge del contrappasso voglio anche parlare di una sequenza tratta da un film parte del sequel scandaloso messo a segno nel mondo del cinema degli anni settanta dalla coppia di degenerati Climati e Morra. Vi ricordate il film “Ultime grida dalla Savana”? I registi pretendevano di mostrare scene vere e raccapriccianti di scene di caccia, riti tribali (con tanto di cannibalismo). Non ho mai visto quel film, ma spesso ho sentito i racconti di quella scena in cui il turista Pit Dernitz viene sbranato dai leoni sotto gli occhi di moglie e figli. E’ rimasto l’interrogativo se quelle, come sostenevano i registi fossero scene vere. Nel film inoltre si riportavano anche le scende di un indigeno torturato, anche quelle vere, a detta dei registi. Eravamo negli anni settanta e quei film hanno avuto successo! Una cosa riprovevole perchè a meno che non si voglia fare un film denuncia, il cinema deve rimanere finzione (ed è già abbastanza così, quando si mostrano scene cruente!). La seuqenza del turista sbranato dai leoni sta su you tube ma non la linko.

Vorrei infine concludere con l’accenno a una serie di film bellissimi sugli animali che il cinema ci ha regalato e che ce li hanno fatti amare ancora di più. Questo sito stesso ha a lungo parlato del cartone animato Balto. (una storia vera! ) Ma si ricorderanno anche il bellissimo film “Gorilla nella nebbia” che racconta l’odissea di Dian Fossey, la biologa americana che ha sacrificato la sua vita per proteggere i Gorilla. Il bellissiimo film di un biologo francese di un paio di anni fa, La Marcia dei Pinguini. Il film che racconta l’avventura con gli orsi di Timothy Tredwell, una vita finita in tragedia in quanto sia lui che la fidanzata sono stati sbranati dagli osri e il film riporta le ultime immagini tratte dalla videocamera di Treadwell. Infine, il film documento su Angelo D’Arrigo, il grande siciliano che ha dedicato la vita  allo sport e alla protezione dei rapaci! Tuttavia concludo con una sequenza tratta da un film fenomenale “Il popolo migratore”. Perchè concludo e posto addirittura il video? Ma perchè si tratta di una coincidenza incredibile. Questo film è stato diretto, voluto con forza e co-prodotto da una grande animalista, Jacques Perrin, il Salvatore adulto di Nuovo Cinema Paradiso. Presto uscira un altro film sugli Oceani con la partecipazione di Perrin. Ci sono voluti quattro anni di riprese per raccontare la straordinaria vita degli uccelli dall’alto! Vi lascio con queste bellissime immagini. A presto, Maddie

 

Pubblicato da RosaliaPerSempre

Sono la protagonista del libro Rosalia per Sempre e vorrei potere raccontare la straordinaria vicenda dell'imbalsamazione di Rosalia Lombardo I am the protagonist of the novel "Forever Rosalia" and I would love to have the occasion of telling the extraordinary story of Rosalia Lombardo's embalming

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