Il TG2 e la disinformazione: Il caso Tommaso Ricci

Il TG2 e la disinformazione: Il caso Tommaso Ricci

Avete scritto un romanzo, oppure girato un documentario e dovete divulgarlo ma non sapete come fare? Niente paura se fate parte della cricca di Buttiglione: c’è Tommaso Ricci.

Che questo giornalista (cognato di Rocco Buttiglione) faccia i suoi servizi sul TG2 per pubblicizzare lo scrittore o la documentarista di turno a prescindere da qualsiasi concetto di informazione corretta lo si sapeva già. Ieri sera (27/04/2009) ne abbiamo avuto un ennesimo esempio con il suo pessimo servizio sul TG2 sulla Sacra Sindone al centro, a quanto abbiamo appreso dalle sue stesse parole di complotti più che di disquisizioni scientifiche. Ma d’altra parte, in un paese come l’Italia, dove la diffusione della cultura scientifica è molto vicina allo zero, si può dire quello che si vuole tanto quei cretini degli italiani, ma che ne sanno…E così Tommaso Ricci ha omesso tutta una serie di informazioni che sono cronaca scientifica in modo da confezionare un bel servizietto adatto al suo scopo.
La sindone è al centro di un dibattito scientifico internazionale da quando nel 1988 tre campioni del lenzuolo provenienti da una stessa regione dello stesso vennero mandati a tre laboratori per la datazione al carbonio 14 e i risultati furono che questi esami facevano risalire quel lenzuolo all’epoca medievale decretandolo come un falso medievale. E fino a qui ci siamo. Quello che ha omesso Tommaso Ricci è che nel 2000 i coniugi americani JOSEPH G. MARINO AND M. SUE BENFORD (due non scienzati appasionati della reliquia) rimisero in discussione la datazione sostenendo che in quei campioni di tessuto insieme al lino era intrecciato anche del cotone risalente al medioevo, in altre parole il tessuto evidentemente è stato sottoposto a dei rammendi. A scanzo di equivoci e per quei volenterosi che vogliono avere le informazioni complete faccio un link all’abstract dei due coniugi:

EVIDENCE FOR THE SKEWING OF THE C-14 DATING OF THE SHROUD OF TURIN DUE TO REPAIRS

Per fortuna c’è anche chi prende le evidenze scientifiche in modo serio e dunque in un articolo pubblicato nel 2005, Raymond Rogers dei Laboratori di Los Alamos asserisce che le analisi chimiche da lui compiute confermano questa tesi. R.Rogers che mentre compiva quegli studi era gravemnte malato e sapeva che presto sarebbe andato all’altro mondo, tracciò la strada pe ripetere l’esame al carbonio 14 per la sacra reliquia al fine di non incorrere più negli errori fatti in precedenza. Un documentario realizzato dalla prestigiosa casa di produzione Darlow Smithson è stato trasmesso su rete quattro proprio durante le festività pasquali. Questo ripercorre tutte le tappe di studio della sacra reliquia in tutte le parti del mondo e anche la datazione al Carbonio 14 e i dubbi che quest’analisi fece nascere. C’è poco spazio per i complotti. Scienziati di tutto il mondo studiano la reliquia e pubblicano i risultati. Chimici, patologi forensi, analisi dei tessuti.

Posto qui di seguito la parte del documentario attinente a questo post, chi vuole può vederlo tutto su you tube.
 

IL CONFRONTO… Guardate questo servizio di Tommaso Ricci del 2008. Sembra che per la prima volta sia stata messa in discussione la tesi che la sacra sindone sia un falso medievale (e se avete visto il video precedente ora sapete che è dal 2000 che ciò è avvenuto!) e che sia tutto merito della documentarista intervistata. Forse qualche parolina sui due coniugi che hanno per primi messo in discussione la datazione al C14 non avrebbe portato via tanto spazio alla tizia da promuovere!


p.s. da notare invece che nel servizio oggetto di questo post (quello del 27/04/2009) (non è disponibile su You Tube altrimenti avrei postato anche quello), si riazzera tutto (facendo solo un fugace accenno agli studi effettuati sulla sindone) e prediligendo la tesi del complotto alla Dan Brown, poichè il servizio ci parla del libro di un vaticanista. Chissà come sarà il prossimo servizio sulla sindone di Tommaso Ricci.. E già! perchè in questa pazza pazza TV tutto può succedere

Altre testimonianze (non perdetele!)

Prima di tutto: RAI, COVO DI IMPARENTATI

Su Radio Radicale.it “Per il TG2 la sentenza contro Galilei «fu razionale e giusta» altri commenti sul sito dell’UAAR – servizio ripreso anche su noninciclopedia

Dal blog Piove con il sole  "Armiamoci e partite"

dal sito: Federazione delle chiese evangeliche in Italia "Disinformazione e pregiudizio antiprotestante alTG2" (L’"esilarante" servizio di T.R. in occasione del 75esimo anniversario dell’ascesa di Adolf Hitler)

dal blog Argo: "Attenti al servizio"

Infine…

Udc-Rai, la galassia del potere

buon divertimento

Pubblicato da RosaliaPerSempre

Sono la protagonista del libro Rosalia per Sempre e vorrei potere raccontare la straordinaria vicenda dell'imbalsamazione di Rosalia Lombardo I am the protagonist of the novel "Forever Rosalia" and I would love to have the occasion of telling the extraordinary story of Rosalia Lombardo's embalming

15 Risposte a “Il TG2 e la disinformazione: Il caso Tommaso Ricci”

  1. sono sempre rimasto affascinato dai segreti dello stato pontificio,oltre la sacra Sindone,mi “affascina”anche il motive perchè “Renatino”l’esponente della banda della magliana sia stato seppellito nella Basilica a Roma e del caso Emanuela Orlandi.

    Complimenti per il blog ciao ciao

  2. Beh a dire il vero di quel caso ne hanno parlato moltissimo anche a Chi la visto: davvero inquietante……..C’è anche il film “Romanzo Criminale” che ripercorre le vicissitudini della banda della magliana… uno di loro ancora è in vita e sotto processo (quello che nel film è interpretato da Kim Rossi Stuart…)

    un saluto, Maddalena

  3. ciao tiziana!

    navigavo x la rete e mi sono imbattuta nel tuo blog a riguardo di Rosalia Lombardo; ti volevo parlare del fatto che anche io sto girando un film documentario sulla “bella addormentata di Palermo”, un’opera venuta in mente quando la mia amica Rosalinda Camarda mi ha informato che sarebbero stati presenti a Palermo Dario Piombino-Mascali e Albert Zink per svelare la formula di Salafia in una conferenza stampa e annunciare ulteriori approfondimenti scientifici: da lì l’idea di fare una digressione della vicenda di Rosalia e realizzare un documentario filmico (non un servizio per tg o per un canale satellitale, quelli sovrabbondano) sulla storia delle catacombe dei cappuccini patrimonio dell’Umanità e del suo progetto di recupero; da cui anche il titolo del film “SORA MORTE” che ho finito di girare in video ma anche in pellicola poche settimane fa, credo sia il primo lavoro documentaristico sull’argomento (se escludiamo appunto i servizietti da telegiornale o i format del discovery channel) grazie all’aiuto tra gli altri di Dario Piombino-Mascali, Albert Zink e la scrittrice Alessandra De Matteis (di cui forse, come scrittrice anche tu conoscerai il libro “PerdutaMente”), che con le loro interviste hanno arricchito il lavoro e dato il loro contributo prezioso per la conservazione delle catacombe. Non ho potuto godere di finanziamenti e l’ho autoprodotto ma spero vivamente di distribuirlo a largo raggio perchè è venuto fuori qualcosa di molto interessante: era un agomento vergine per me e partito semplicemente da una ripresa della conferenza stampa si è ingrandito e mi ha appassionato e fatto conoscere qualcosa che in città non avevo avuto modo di considerare con il giusto peso, grazie anche alle persone squisite di cui sopra che ti ho nominato con le quali siamo anche diventati amici, e che mi hanno accompagnato in questo “viaggio” filmico. Essendo anche tu approfonditrice della storia di Rosalia, come vedo nel tuo blog, forse ti interesserà seguire gli sviluppi del film che sarà pronto a breve spero, e forse in contemporanea con l’uscita del libro di Mascali sulla formula di Salafia…se ti va restiamo in contatto e ti mando la mia email personale al tuo indirizzo di posta elettronica che vedo in questo blog.

    a presto

    cordialmente

    sergio ruffino.

  4. Capisco che la storia di Rosalia abbia attirato l’interesse morboso di tanti… quando stavo scrivendo il mio romanzo completato ad aprile del 2007 (ma pubblicato in prima edizione a giugno del 2008 e questo solo perché in Italia bisogna essere affiliati alle grandi casate proprio come Tommaso Ricci) sulla rete di Alfredo Salafia si potevano leggere pochissimi record (vedi google). Vanto il fatto di avere pubblicato il primo libro in Italia a riconsegnare alla storia l’illustre siciliano, di cui poco più di un anno fa nessuno sapeva nulla. Anche io ho autoprodotto il mio romanzo Rosalia per sempre (in tutti i sensi) che mi ha dato molte soddisfazioni perché a Maggio era di nuovo fra i primi nelle classifiche di narrativa italiana in grossi portali di vendita online senza neanche una recensione da parte di nessuno dei grandi media. Permettimi di dirti che alcune cose che sono state dichiarate ai media su Rosalia non sono affatto vere. Peraltro non c’è bisogno di un manoscritto per vedere quali composti chimici Salafia abbia usato, bastano le analisi di laboratorio…Nella scienza i manoscritti non devono essere letti da pochi (trovo assurdo che in un articolo scientifico – più precisamente una lettera all’editor di una rivista scientifica – si faccia riferimento a un manoscritto inedito)…

    Questo e molto altro su questi schermi, o su quelli a questo blog collegati…

    Non misinterpretarmi…non ho nullla contro il lavoro degli altri se fatto bene perciò ti auguro buon lavoro. Se vuoi scrivermi e vogliamo tenerci in contatto, non ho nulla in contrario, vedi tu.

    Un saluto, Tiziana

  5. cara tiziana

    scusa se mi dici che non hai niente contro il lavoro degli altri (non ti conosco anche se ho il piacere anche se solo virtualmente su web) perchè poi mi dici “vedi tu” ? non mi sembra un modo ottimale di cominciare o di rispondere a uno che si avvicina al tuo blog per puro interesse dato che il film non è finito e mi documento quanto piu’ possibile…poi scusami, se dici che non è necessario un manoscritto per capire la formula di Salafia perchè hai scritto il libro che dici che non era importante ? scusa non ho capito bene questo tuo passaggio…circa gli esami: certamente un laboratorio può spiegare ma il punto era un altro, non credo siano stati permessi “esami” sulla bambina quindi non si poteva capire mai la formula, è rimasto un segreto, segreto poi svelato dai due dottori che ti ho citato sopra Mascali e Zink che hanno potuto avere il permesso di esaminare (eppure senza aprire la teca) il corpo, ed anche rilevare che non si trattava di un falso..qualcuno discreditava Rosalia dicendo che era una “bufala di lattice”

    Non so chi sia questo Tommaso Ricci, scusa l’ignoranza, ho letto rapidamente, parente di Buttiglione ? ma come può influire sulla ricerca delle catacombe ?

    cmq tiziana, direi se ti va di discutere con me di argomentare in privato, non solo perchè sono discussioni nostre private ma anche perchè questo è uno spazio x i commenti…la mia email dovresti averla ti ho mandato un mess…

    cordialmente

    sergio

  6. Cara Tiziana, da quale pulpito accusi? Mi sembra che si tratti di una scoperta interessante, e le analisi di cui tanto parli, sarebbero dannifere nei confronti delle mummie. Il manoscritto é una testimonianza diretta di Salafia, e come tale deve essere trattato. Del resto anche te mi chiedevi di visionarlo, o sbaglio?

    Comunque reputo i tuoi commenti altamente offensivi, e gratuiti.

    Lo tengo ben presente, stanne certa.

    In bocca al lupo per il tuo romanyo, lo recensiremo riga per riga!

    Dario

  7. scusate ragazzi…

    suppongo che Dario sia il Dario che ho citato io e che conosco anche se non so come mai hai trovato giusto in questo momento la discussione che affrontavo con Tiziana…

    ma vorrei calmare un pò le acque anche perchè tutto mi sembra venga fuori da un mio post che ho messo semplicemente perchè ho trovato questo blog e volevo rendere noto a Tiziana del film che sto girando e del grande lavoro che stiamo facendo con Dario, Alessandra e tanti altri per Rosalia Lombardo, e la mia intenzione era unicamente informativa.

    ripeto, tiziana non ti conosco ma spero resterai in contatto con me e con gli altri “amici” di Rosalia e seguirai l’uscita del mio film e del libro di Dario e quante altre ricerche ancora si faranno…

    cordialmente

    sergio

  8. X Dario

    Infatti le intenzioni erano proprio quelle di dare uno sguardo al manoscritto ma poi nn se n’è più fatto nulla. A ogni modo con il manoscritto qualcuno legge sempre per qualcun altro (Sarei stata forse inclusa nella decina al massimo di persone che lo hanno letto. Forse lo hai incluso nel tuo libro di prossima pubblicazione? speriamo!) Io nn ti accuso, però è vero che mettere nella bibliografia di un articolo scientifico un inedito non è proprio il massimo. E come dire che tutti ci dobbiamo ciecamente fidare di quello che dite. Se a te sta bene questo atteggiamento allora fai pure. Ma non puoi poi criticarmi se ho dei dubbi … Mi dispiace che ti senti personalmente criticato davvero…Tuttavia credo che questa nostra discussione sia in qualche misura inutile. Perciò finiamola qui.

    Tiziana

  9. X Sergio

    Non ti preoccupare non è successo nulla di grave! sul serio. Non assumiamo questi toni, per favore. Però ognuno a giusta ragione può avere i suoi dubbi, anche se dall’altra parte c’è una grossa istituzione oppure no?

    Li manifesterò nelle sedi opportune sperando che vengano accolti! Tutto qui.

    Parlo di dubbi, di osservazioni, perciò levatemi pure dal pulpito nel quale per altro non sono mai a mio agio.

    Detto questo fumiamo il calumè della pace (si scrive così, boh…)

    🙂 Tiziana

  10. Se ti sta tanto a cuore vedere il manoscritto, puoi visionare la pagina in cui è scritta la formula nel documentario del National Geographic, dove è integralmente riportata. E’ quindi vero che cito un manoscritto inedito, ma solo in quanto mai stampato in precedenza; tuttavia, la pagina più imoprtante dello stesso non solo è ben visibile nel summenzionato documentario, ma verrà anche integralmente riportata nel mio libro.

    Non ci sono obiezioni che possono essermi mosse riguardo a questa storia alle quali io non sia in grado di controbattere, con dati scientifici e storici che, tra l’altro, contraddiranno pienamente anche alcune tue teorie (inserite nel tuo libro) decisamente inesatte, eppure considerate delle “ricostruzioni storiche”.

    Io la chiudo qui, ma mi sentivo in obbligo di difendere il mio operato, poichè per me questa è una professione e non un hobby, e le uniche obiezioni alle quali è giusto che io risponda, sono quelle che provengono da persone TITOLATE a farle.

    Dario.

  11. Le mie non sono teorie. Ho fatto delle ipotesi che per altro sono state anche avvalorate da alcune cose dette da voi stessi alla stampa. Se lo vuoi sapere ho già scritto un articolo – lo devo solo spedire – (anzi una lettera all’editor della tua stessa rivista, ma ho i miei dubbi che verrà preso in considerazione dato che come dici tu non sono TITOLATA in merito). Del tuo documentario su National Geographic che nn ho visto perchè praticamente irreperibile se non si possiede una carta di credito, ho visto soltanto il trailer, in rete. E sono in grado di dimostrare che quello che viene detto in una parte di quel trailer non corrisponde a verità: Rosalia non è rimasta sigillata in quella bara per 86 anni. E non è vero che su di lei si è intervenuto una volta per tutte, come hai dichiarato anche nel servizio su svelata la formula della bella addormentata- (sulla TV siciliana). Hai fatto il paragone con Evita Peron, dicendo che la differenza è proprio che su Rosalia si è intervenuta una volta per tutte. Lo ripeto ancora una volta. La bara della piccola Lombardo è stata aperta eccome e non è rimasta siggillata per così tanto tempo. E non è neanche vero come hai scritto nel giornale Accademia che hai visto Rosalia per la prima volta nel 1999, perchè altrimenti l’avresti vista esattamente come me la ricordo io.

    Detto questo, dato che non sono TITOLATA, ti lascio alle tue ricerche.

    Tiziana

  12. Noooo! Non posso mancare proprio io in questa succosissima discussione! Ci sono i miei compagni di merenda Dario e Sergio, come posso perdermi un’occasione simile (tanto io sto sempre in mezzo, dove si parla di Rosalia!… o no!!?!? :-))

    Vorrei smorzare i toni un po’ accesi di questa discussione (Dario, non ti innervosire, che abbiamo da lavorare seriamente!), però, prima di farlo, vorrei solo fare un appunto piccolo piccolo, nel mio… piccolo, appunto. Cito testualmente.

    “…quando stavo scrivendo il mio romanzo completato ad aprile del 2007 (ma pubblicato in prima edizione a giugno del 2008… ) sulla rete di Alfredo Salafia si potevano leggere pochissimi record (vedi google). Vanto il fatto di avere pubblicato il primo libro in Italia a riconsegnare alla storia l’illustre siciliano, di cui poco più di un anno fa nessuno sapeva nulla”…

    Uhm… Il mio libro è uscito a gennaio 2007 (2007, che viene prima, mi pare, del 2008… ma non sono sicura…), se n’è parlato (e non solo in RAI!), quindi… ohibò! La prima volta che si è parlato di Salafia in maniera romanzata, sarebbe stata nel GIUGNO 2008 con la pubblicazione di”Rosalia per sempre”? Perchè è di questo che stiamo parlando, no?, di una ricostruzione di fantasia, come la mia, perchè ben pochi dati riportati nel romanzo suddetto possono dirsi supportati da conferme storiche (basta fare le analisi chimiche per sapere cosa c’è dentro la formula, ma bastava perdere un paio di annetti di vita da trascorrere in archivi palermitani, o anche a contatto con le rispettive famiglie dei personaggi coinvolti, per trovare dati certi… non è poi così difficile! ;-)… scusate l’ironia, eh, ma sono una che si diverte e, come ho detto più volte, poco si prende sul serio! Preciso, infatti, per gli sbadati che con le date e le priorità temporali non tanto vanno d’accordo, che io ho scritto un libro di pura fantasia e che le ricerche “serie” (alle quali faccio riferimento ora) le ho intraprese DOPO l’uscita del libro. Ovvero, specificando: il libro è uscito il 13 gennaio 2007, la prima volta che io e Dario siamo andati, insieme, a Palermo a fare ricerche d’archivio (e non solo, perchè siamo andati a cercare anche Alfredo Salafia!) è stato nell’agosto del 2007, in concomitanza della presentazione del mio libro tenutasi a villa Niscemi l’8 agosto del 2007 (prego verificare anche servizio della tv siciliana su youtube, che non ho postato io, comunque…)).

    Secondo appunto: poco più di un anno fa era il luglio 2008… proprio quando, guarda caso, si girò il documentario del National e su tutti i giornali palermitani (ma anche su uno nazionale, che da qualche parte conservo… ah, se solo in quei giorni non mi fossi sposata!… scusate, prometto che ora faccio la seria!) venne pubblicato l’articolo sull’arrivo nelle catacombe del macchinario fatto arrivare appositamente dalla Spagna per fare la radiografia a Rosalia.

    Il nome di Salafia già circolava eccome, altro che “non se ne sapeva niente”… E poi: indovina indovinello chi veniva intervistato in quell’articolo (era La Repubblica, che con Buttiglione poco ha a che fare…!Ooops…)? Proprio Dario. Incredibile, vero??

    Per forza su google asll’epoca non si trovava niente (nel 2008 si trovavano solo i riferimenti al mio libro, ma quelli sfuggono facilmente a chi non vuole vederli…e poi, ripeto, di scientifico non avevano nulla e di storico nemmeno, tranne il riferimento alla sorella della bambina): non si era ancora divulgato nulla! Ai tempi, per sapere qualcosa, non bastava accendere il pc e digitare google, quelli erano i tempi delle ricerche sul campo, non quelli di starsene comodamente seduti sul divano ad aspettare di leggere ciò che altri trovavano/divulgavano… Guarda caso, invece, tutto ciò che ora si trova in rete o porta la firma, o comunque fa riferimento, sempre agli stessi due o tre nomi…

    Ora, facendo la seria: un conto è “spettegolare” di una vicenda del secolo scorso prendendo il tè con gli amici in salotto con il mio romanzo sul tavolino, un altro è mettersi di sana pianta a risistemare tutti i documenti raccattati negli anni, verificare, in un controllo incrociato, memorie familiari e dati storici, leggere, rileggere, scrivere, riscrivere, pars costruens – pars destruens (inevitabile) – ancora pars costruens e di nuovo destrunes…

    Per favore, non scherziamo.

  13. Ho capito, stai scherzando.

    Quante foto d’epoca della bambina hai? Originali, intendo. E di che anno, soprattutto?

    Quando il mio libro verrà pubblicato avrei molti chiarimenti.

    Abbi solo panzienza, la tua sete di sapere sarà placata!

    Ora torno a lavorare. Sul serio, io.

  14. Inoltre, ti invito a SCRIVERE all’editore della rivista Virchows Archiv e pubblicare la tua lettera alla quale io e gli altri 3 coautori saremo molto lieti di replicare. Non puoi girare la frittata come vuoi tu, cara Tiziana, quando ti conviene il tuo libro diventa un saggio scientifco, quando non ti conviene allora é un romanzo: é troppo facile cosí. A questo punto, considerando che le tue calunnie ed illazioni non hanno nessuna ragione di esistere (e ne sono certo, dopo aver letto che IO non sarei stato nelle catacombe nel 1999, cosa attualmente verificabile, come che Salafia NON abbia trattato la bambina due volte) devo ritenere che tu spari sentenze contro il prossimo per partito preso o per chissà quali altri motivi di cui siamo tutti all’oscuro. Ripeto, saremo tutti lieti di replicare alle tue “ipotesi” e affermazioni in maniera sistematica e puntuale, sia oralmente che in forma scritta in qualsiasi tipo di rivista. Spero solo che tu te ne assuma la responsabilità dinnanzi ad un forum adeguato.

    Detto questo la chiudo qui, ho già perso abbastanza tempo ed energie a leggere il tuo blog

  15. Per Dario:

    ohi ohi ohi i toni si fanno molto minacciosi e dopo cosa c’è la santa inquisiszione?

    Me ne sono già assunta le responsabilità scrivendo il mio romanzo e aprendo questo blog. Non ho foto d’epoca ne manoscritti quelli siete voi ad averli…certi privilegi non li ho ne posso averli, a quanto pare, dato che mi sembra di capire che non potrò dare uno sguardo al manoscritto nella sua interezza e nella sua completezza ma dovrò accontentarmi dei vostri collage, dico bene?

    Se ritieni che leggere questo blog ti faccia perdere tempo ed energie allora non lo leggere nessuno ti obbliga. Io invece ho letto con molta attenzione tutto quello che hai scritto in riviste specializzate e in quelle divulgative (per altro mi sembra proprio che l’unico lavoro scientifico che hai scritto su questo argomento sia la tua lettera all’editor o sbaglio?)

    C’è un’ultima cosa.. . io non ho mai dato per certo quello che ho detto e sono stata sempre disponibile alla discussione Invierò le mie considerazioni alla rivista e potrai leggerle e criticarle quanto vuoi: se avrò torto per me non ci sarà alcun problema sono pronta!

    p.s. io non ho detto che Salafia ha trattato la bambina due volte. Io ho detto che la bara è stata aperta etc etc rileggiti bene il mio post precedente – grazie

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