Bayer-Monsanto: matrimonio all’inferno

Bayer-Monsanto: matrimonio all’inferno

 

 picture copyright Alex taken from La Liberté

Hanno detto si e il matrimonio della coppia gay, come va di moda oggi, è stato celebrato nel comune di “Terra mia ti detesto” al cospetto dei testimoni Frankenstein e della compagna: una mucca bella paffutella allevata da lui stesso a colpi di sciroppo di mais. Gli addobbi rigorosamente in tema allestivano il percorso  fatto di pannocchie e germogli di soia in abbondanza tanto che gli sposi facevano fatica a farsi largo. Tanti gli ospiti del jet-set e completamente assenti i cittadini europei impegnati a scovare i pokemon in giro per l’Europa. Alla fine della celebrazione, mentre gli sposi si baciavano, come in uno dei film di Verdone, parte un pezzo di musica rock. Si tratta di Simpathy for the devil, dei Rolling Stones. Volete anche che vi parli del banchetto nunziale? c’è bisogno di dirlo? tutto a base di mais e soia…

Lo spunto per questa mia fantasia me lo ha dato un quotidiano britannico, The Guardian, non a caso, mi verrebbe da pensare, il paese appena uscito dall’Europa. Ed è in queste circostanze, in cui tutti dormono su una notizia come questa, che anche io vorrei essere fuori da un’ Europa inconsistente, perché i cittadini Europei non esistono. Anzi, non sono mai esistiti. Così è giunto anche per noi  il momento di fare i conti, anche se indirettamente, con quel colosso, la Monsanto, che per tanto tempo ha cercato di assicurarsi, senza riuscirci mai veramente, un fetta di mercato del vecchio continente dove potere piazzare i suoi ingombranti e costosi semi che hanno danneggiato colture e creato mostri silenti che si aggirano anche qui da parecchio tempo, e noi stentiamo ad accorgercene. Date un’occhiata alle etichette dei cibi che comprate al supermercato e vi si accenderà una lampadina.

Le industrie non sanno più dove piazzare i prodotti a base di soia e di mais, perché da quando questi due alimenti hanno avuto “il privilegio” di essere modificati nei laboratori umani sono diventati così forti, così resistenti che non riusciamo più a liberarcene. E allora con il mais ci si nutrono i bovini; viene inserito nei croccantini di cani e gatti: i croccantini sono tutti a base di pollo e mais più o meno, il mais però compare in tutti e dico tutti i croccantini per gatti, ma perché ci potremmo domandare? Anche i salmoni, pensate un po’, vengono allevati con il mais. Direi che qualche pannocchietta che volteggia nelle profondità marine dell’ultimo film della pixar (Alla ricerca di Dora) non ci starebbe male. Oh, ma su, non hai letto gli articoli scientifici sugli OGM potrebbe obiettare qualcuno…beh, preferisco essere una acuta osservatrice della vita di tutti i giorni.

A fronte di queste nozze sfarzose, la cui sposa principale, la tedesca Bayer farà da apri-pista nel vecchio continente, ultimo baluardo di un mondo con ancora qualche parvenza naturale, i colossi dell’informazione, almeno quella italiana, tacciono, oppure se ne escono con qualche pezzo asettico, come se a fondersi fossero state aziende come la Sony e la Apple che trattano tutt’altro genere di affari. Certo c’è qualche voce fuori dal coro: il Fatto Quotidiano, (articolo scritto da un medico perciò immagino avrà un background scientifico) e anche per Repubblica  devi andare nel suo blog per trovare scritto qualcosa di sensato, sia mai si fa una discussione del genere sul lenzuolone di carta. Ma, e dico ma, qui stiamo parlando del settore agro-alimentare! Qui parliamo, signori e signore di ciò che porteremo in futuro nelle nostre tavole, a meno che non ci svegliamo tutti quanti e contrastiamo queste grosse multinazionali che certo non hanno a cuore la nostra salute. Vengono i brividi a pensare il silenzio che regna nelle colture OGM dove ovviamente andrebbe bene il detto non si sente volare una mosca. Se poi si aggiunge che a causa di queste multinazionali si spruzzano pesticidi come si farebbe in una casa, allora si capisce che una grossa preoccupazione e lecita. E’ notizia recente che in america  sono morte  2,5 milioni di api a causa di un pesticida usato per combattere un virus.

Parlando per l’Italia, il settore agro-alimentare è già in crisi da parecchio e si è già arrivati a dei veri e propri paradossi: per dirne una molto recente in  Sicilia è calata drasticamente la produzione di limoni grazie alle subdole direttive europee vedi qui. Siamo nel pieno di una guerra agro-alimentare, dove i limoni importati dall’Argentina si comprano alla Conad. Io ho preferito pagare 4 euro al chilo i limoni di Amalfi all’agriturismo in cui faccio spesa, anche se erano ancora verdi. Che dire saranno meno trattati, meno inquinati? Ma qui è anche una questione di principio. Mi arrogo il diritto di volere essere Italiana al 100 per cento. Un diritto che piano piano sta venendo sempre meno. Un consiglio finale: controllate sempre da dove viene il cibo, cosa c’è dentro e soprattutto comprate italiano. E dimenticavo: interessatevi a queste nuove forme di architettura, perché se in Europa non ci sarà un inversione di tendenza verremo invasi sempre più da tecno-cibo.

Pubblicato da RosaliaPerSempre

Sono la protagonista del libro Rosalia per Sempre e vorrei potere raccontare la straordinaria vicenda dell'imbalsamazione di Rosalia Lombardo I am the protagonist of the novel "Forever Rosalia" and I would love to have the occasion of telling the extraordinary story of Rosalia Lombardo's embalming

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