Anche mio nonno la chiamava Baarìa…

Anche mio nonno la chiamava Baarìa…

Già, mia nonno ci andava con la sua bicicletta un po’ scassatella con una cassettina di legno dove mettere quello che comprava strada facendo: tenerumi, le pesche bianche, il pane con il sesamo caldo caldo…

Come sarà questo nuovo film del grande Giuseppe Tornatore? …censurato 

Pubblicato da RosaliaPerSempre

Sono la protagonista del libro Rosalia per Sempre e vorrei potere raccontare la straordinaria vicenda dell'imbalsamazione di Rosalia Lombardo I am the protagonist of the novel "Forever Rosalia" and I would love to have the occasion of telling the extraordinary story of Rosalia Lombardo's embalming

4 Risposte a “Anche mio nonno la chiamava Baarìa…”

  1. Uh! Guarda cosa ho appena ricevuto:

    — FRECCIA 45 CHIEDE LA SOSPENSIONE DELLE PROIEZIONI —

    FRECCIA 45, unitamente alle numerose Associazioni Animaliste Italiane già apertamente schieratesi contro il film BAARIA, domanda la sospensione delle proiezioni.

    “Chiediamo a tutti gli animalisti, alle associazioni, nonché alle persone con un minimo di sensibilità, di boicottare il film” commenta Susanna Chiesa, Presidente di FRECCIA 45.

    “Chiediamo delucidazioni sui contributi pubblici dati alla produzione, che sembrano ammontare a ben 4 milioni di euro ! 4 milioni di euro pagati dai cittadini italiani per far torturare un bovino. E’ inammissibile !” continua la Presidente, nonché Legale dell’Associazione animalista Lecchese.

    Giuseppe Tornatore, regista del film, nonchè aguzzino, ha fatto uccidere un bovino con un punteruolo conficcato nella fronte dell’animale.

    La scena e’ stata appositamente girata in Tunisia, dato che in Italia non sarebbe mai stata permessa, perché considerata reato ai sensi del codice penale.

    Giuseppe Tornatore ha fatto uccidere appositamente un bovino che viene colpito alla testa con un punteruolo: l’animale si accascia a terra ed ancora cosciente gli viene tagliata gola.

    Freccia 45 si associa alle dichiarazioni già rilasciate dalla LAV, Lega Anti Vivisezione, che ha commentato “La scena e’ raccapricciante e cruenta, tanto piu’ perche’ realizzata con un animale ucciso appositamente”.

    Freccia 45 chiede un intervento immediato all’On. Francesca Martini, Sottosegretario alla Salute, volto a sospendere le proiezioni del film.

    Fonte dichiarazione LAV: http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/nazionale/news-dettaglio/3721876

    ————————————————————-

    Dr. Susanna Chiesa

    Presidente

    Coordinamento Ufficio azioni legali

    Tel. cellulare n°: 339 8738493

    FRECCIA 45

    Associazione per la protezione e difesa animale

    http://www.freccia45.org

    http://www.myspace.com/associazione_freccia45

    Associazione di promozione sociale

    Sede Legale: Via S. Antonio, 2 – 23826 Mandello del Lario (LC)

    Codice Fiscale 92055280132

    Per donazioni: IBAN IT65K0569622902000004275X90

    La liberazione animale deve essere considerata una priorità per tutti noi esseri umani.

    La salvezza animale è basilare. Non possiamo restare indifferenti di fronte a vivisezione, combattimenti clandestini, canili-lager o maltrattamenti.

    Stop alle pellicce confezionate con cadaveri di visoni, volpi, cincillà, cani e gatti !

    Nessun essere vivente può avere il diritto di torturare od uccidere un altro essere vivente !

    Combattere il maltrattamento animale è un dovere !!!

  2. Si ho poi appreso questa notizia… per il momento ho deciso di censurare il post…spero di trovare il tempo di scrivere al più presto un nuovo post per spiegarne le ragioni. Chi mi conosce sa che sono un animalista convinta…e sono contro ogni forma di violenza contro tutti gli esseri viventi, che siano esseri umani o animali non fa diferenza.

    a malincuore e dispiaciuta, Maddalena

  3. A me è piaciuto, a livello di fotografia, ma la storia in se non è il massimo. Diciamo che è un documentario girato coi controcazzi.

  4. X testavuota

    ma come mai questo nick? (se mi è concesso…)

    Ho letto la recenzione che fai del film sul tuo blog e credimi è proprio con quello spirito che sarei andata a vedere il film, per immergermi nella realtà siciliana del passato, per ritrovare la Bagheria agricola, terra di contadini che amavano la propria terra, le proprie radici. Oggi Bagheria è un grosso paese alle porte di Palermo che ha perso molto del suo passato, molto cementificato…meno Ficarazzi, che è invece rimasto più ancorato al passato. Ancora non l’ho visto il film…ma mi piacerebbe che Tornatore usasse parte dei proventi per aiutare una delle tante cause animaliste…

    Maddie

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