Alfredo Salafia e Rosalia Lombardo

Alfredo Salafia e Rosalia Lombardo

Nella cappella di Santa Rosalia, tra due bare di cadaveri di bambine, si trova quella della piccola Rosalia Lombardo, morta il 6 dicembre 1920 a soli due anni, trasportata ai Cappuccini per essere sepolta dopo essere stata imbalsamata dal dottor Solafia, con un metodo farmacologico di cui non si conosce la composizione. A causa della prematura scomparsa del medico, l’operazione non venne portata a termine.

Carlo di Franco. “I cappuccini-Carnevalata Macabra” in Un po’ di Palermo

Sfatare leggende come quella riportata qui sopra, che sono passate di bocca in bocca, non è mai semplice. Senza nulla togliere al suo libro che ci parla in modo esemplare della città di Palermo, l’autore si è limitato a riportare quanto scritto in alcuni libri dei frati Cappuccini. Chi ha fatto un minimo di ricerche in merito può tuttavia senza dubbio sfatare due circostanze riguardo a questa vicenda.

1) Non si può parlare di “prematura” scomparsa del medico perché Alfredo Salafia è morto diversi anni dopo avere imbalsamato Rosalia
2) Non si può neanche dire che alle catacombe dei Cappuccini di Palermo si trova perfettamente conservato il corpo della piccola Rosalia Lombardo. Come abbiamo ascolato anche recentemente. E questo perché il suo corpo NON è perfettamente conservato.

Detto questo vorrei riportare le parole di un’utente inglese o americana di un forum che lessi diverso tempo fa. Contemplando l’immagine della piccola che tutti noi affezionati siamo abituati a trovare in rete osservava “There is something there that is so tragic and strange and beautiful, all at the ame time. I truly love her!!! A part of me mourns for her” che tradotte “C’è qualcosa di così tragico e strano e allo stesso tempo bello. La amo veramente!!! Una parte di me la piange”.

Ebbene riporto queste parole, perché sebbene togliere quel velo di mistero che caratterizza questa storia possa non essere esaltante, allo stesso tempo posso dire che le ricerche che ho fatto mi hanno condotto verso una realtà dei fatti che non ha nulla di invidiare a quella leggenda. Una realtà che non è meno stupefacente e che mi consente di parlare dell’imbalsamazione di Rosalia Lombardo come di una vicenda straordinaria. Come esprimono bene quelle parole guardare Rosalia è come ammirare l’ultimo sofferto capolavoro di un appassionato “pittore” che con il suo pennello abbia voluto immortalare un evento tragico ma allo stesso strano…prodigioso… carico di emozioni.

Above I have quoted an excerpt of a book about Palermo (Carlo di Franco Un po’ di Palermo) where in the section devoted to the Cappuccini Catacombs, speaking about Rosalia Lombardo the author reports the conventional story about her embalming: the embalmer died before concluding the process. There are two facts about this story:

1) The embalmer died several years later Rosalia Lombardo’s embalming

2) We cannot assert that her body is perfectly preserved, as we have heard also recently. Her body is NOT perfectly preserved.

It is never easy to discredit a legend but I would like to report here the words of an English or American user in a forum I read some time ago. Talking about the beautiful picture of Rosalia we use to contemplate online she observed “There is something there that is so tragic and strange and beautiful, all at the same time. I truly love her!!! A part of me mourns for her” .

I quote these words because I can tell that even if a legend can be some time more appealing, in this case the truth that I have tried to pursuit in my research is not less fascinating. In this sense the story of her embalming is extraordinary. She appears as the masterpiece of a passionate “painter” that with his last suffered work desired to transmit us the emotions of a tragic moment sublimed in the little body.

Ripropongo il trailer del libro…

Una risposta a “Alfredo Salafia e Rosalia Lombardo”

  1. Ma fammi il piacere, sei ridicola, smettila di dire balle e di fingerti esperta quando non sai proprio un cappero, sei vergognosa

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